I fiocchi d’avena sono ormai entrati nella nostra alimentazione quotidiana, ma nella mia memoria resta quella calda minestra che preparava la mia nonna.
Fa parte della mia infanzia insieme al Bircher Muesli, quella mitica ricetta inventata dal medico svizzero Maximilian Bircher-Brenner nelle sue sperimentazioni per la ricerca di pasti naturali, nutrienti e dietetici che in molti conoscono e che prima o poi mi deciderò scrivere con la interpretazione. Ma tornando alla minestra di fiocchi d’avena era una delle minestre calde che preferivo senza minimamente immaginare le infinite proprietà di questo cereale ancora oggi poco usato in Italia.
Tra tutti i cereali l’aveva infatti detiene il primato di alimento più ricco di proteine e di sostanze grasse, tra cui l’acido linoleico tanto importante per la regolarizzazione del colesterolo. Un buon contenuto di fibre rendono i fiocchi d’avena un alimento ideale per placare l’appetito, regolarizzare la funzione intestinale e normalizzare il peso corporeo. I fiocchi d’avena hanno anche la proprietà di stimolare le difese immunitarie. Questa caratteristica è data dai beta-glucani, capaci di stimolare i sistema immunitario incrementando il numero di cellule che servono alla difesa del nostro organismo dalle infezioni e aggressioni esterne, malanni di stagione compresi.
Non è quindi un caso se la medicina popolare descrive i fiocchi d’ avena come alimento nutritivo e rinforzante, adatto soprattutto per l’alimentazione bambini fin dai primi mesi e dei convalescenti.
Dal vecchio libro di economia domestica della mia nonna, che conservo gelosamente, vi lascio la ricetta della minestra di fiocchi d’avena, densa e cremosa sono sicura piacerà a tutti, anche ai bambini.
Ingredienti (x 4 porzioni)
- 200 g. fiocchi d’avena
- 1 carota media
- 500 ml. latte o bevanda di cereali (latte di riso o avena)
- sale
- a piacere
- 40 g. burro fresco
- Parmigiano Reggiano grattugiato
Procedimento
In una casseruola mescolare 1 litro abbondante di acqua con i fiocchi d’avena, come tutti i farinacei l’avena deve essere reidratata inizialmente in acqua fredda.
Porre sul fornello la casseruola, unire il latte, e riscaldare lentamente, a fuoco dolce, mescolando con una frusta da cucina.
Privare la carota della buccia e grattugiare con una grattugia a fori grossi.
Unire le carote alla minestra di fiocchi d’avena giunta a bollore, unire il sale e proseguire la cottura per 15’ minuti mescolando di frequente per impedire alla minestra di attaccarsi al fondo della casseruola.
La minestra di fiocchi d’avena dovrà avere l’aspetto di una crema densa.
A piacere prima di servire unire il burro freddo e il Parmigiano Reggiano grattugiato amalgamando bene il tutto.
Attenzione : Il consumo di avena è controindicato naturalmente nei soggetti allergici e anche i celiaci dovrebbero prestare attenzione. In questo ultimo caso non perché l’avena contenga glutine ma perché spesso viene coltivata accanto ai cereali contenenti glutine e quindi potrebbe esserci una contaminazione.
Sera
Fatta questa sera! Ho solo aggiunto una cipolla ed una patata grattata! Buonissima! Grazie Monica
Monica Bergomi
Ma grazie! farò tesoro della tua variante, mi sembra proprio ottima
grazie!
Antonio
Salve. Ottima ricetta, anche perché a me piace moltissimo il sapore dell’avena e la consistenza densa delle minestre e zuppe che se ne ricavano… Però non mi è chiaro un punto nella preparazione: il litro abbondante d’acqua iniziale si lascia, aggiungendovi anche il latte, oppure l’avena va scolata dall’acqua e cotta col solo latte? Io ho preparato una sola porzione e ho lasciato l’acqua, però, l’ho tenuta sul fuoco, mescolando, per quasi 20 minuti. È venuta bene, abbastanza densa e saporita, oltre ad essere leggerissima e digeribilissima… però, mi è rimasto questo dubbio. 🙂
Monica Bergomi
Si cuoce in acqua e latte partendo da freddo, mi auguro di aver chiarito il suo dubbio Antonio
Grazie Monica
Chiara
Se volessi mettere dwl brodo al posto del latt3 va bene lo stesso?
Monica Bergomi
Certo Chiara va benissimo anche il brodo, è davvero una minestra semplice
Chiara
Grazie
Monica Bergomi
Grazie a te