La mia ricetta degli spaghetti all’astice, un primo piatto raffinato e adatto ad una cena o un pranzo importante ma anche una coccola da concedersi ogni tanto.
L’astice è protagonista di molte preparazioni e le ricette, che si possono trovare facilmente online, sono tante e interessanti. Spaghetti, linguine, paccheri o altre tipologie di pasta sono solo alcune delle decine di varianti di questo piatto, in cui l’astice è protagonista.
Comunque sia poco importa se si tratta di spaghetti o linguine, l’accortezza è nella preparazione del crostaceo e negli ingredienti scelti per dare risalto all’astice stesso.
Ho assaggiato tantissime versioni di spaghetti all’astice: c’è chi lo serve ancora nel carapace, chi lo sommerge di pomodoro, chi aggiunge la panna insomma c’è l’imbarazzo della scelta.
Questa mia versione dei famigerati spaghetti all’astice è arricchita da ingredienti che ricordano un viaggio in Sicilia: arancia, pinoli, olive e aneto o finocchietto, che insieme alla dolcezza dell’astice rendono questi spaghetti davvero speciali.
Ingredienti
- 350 g spaghetti di grano duro trafilati oro (spaghettoro VERRIGNI)
- 2 astici (400g/1)
- 1 arancia biologica non trattata
- 2 scalogni
- 20 g concentrato di pomodoro
- aneto fresco o finocchietto
- olive nere infornate
- 20 g pinoli tostati
- olio extravergine di oliva italiano
- sale, pepe bianco
Procedimento
Con un grosso coltello tagliare a metà l’astice nel senso della lunghezza.
Estrarre la polpa dalla coda e tagliare a tocchetti.
Staccare le chele e, con l’ausilio di uno schiaccianoci, recuperare la polpa all’interno cercando di non romperla per poterla utilizzare come guarnizione finale del piatto
Trattenete il corallo, se presente.
Portare ad ebollizione abbondante acqua leggermente salata con i carapaci e gli scarti dell’astice, lasciar sobbollire una decina di minuti e filtrare con un colino il tutto conservando il brodo di astice ottenuto per la cottura degli spaghetti.
In una padella rosolare gli scalogni precedentemente affettati, con due cucchiai di olio extravergine, unire il concentrato di pomodoro, poco aneto, e bagnare con il succo di mezza arancia.
Dopo qualche minuto unire la polpa di astice, lasciar insaporire ed unire le olive ed i pinoli, e le chele tenute da parte, salare e pepare a piacere.
Nel contempo cuocere gli spaghetti nel brodo di astice, scolare molto al dente e trasferire nella padella con il sugo di astice.
Portare a cottura gli spaghetti unendo il brodo di cottura della pasta e un filo d’olio extravergine, poco aneto e della scorza di arancia grattugiata.
Ripartire nei singoli piatti gli spaghetti all’astice decorando con le chele intere.
Se adori la pasta lunga come me lasciati ispirare da tante altre ricette che trovi QUI
Per questa preparazione ho utilizzato spaghetti VERRIGNI trafilati oro, prodotti con grano duro italiano, trasformata in ottima pasta dall’Antico Pastificio Rosetano.
Alcuni odori restano nella memoria, sono quelli che ti invadono nel profondo fino a percepirne il sapore. Non c’è niente di più memorabile di un semplice odore di pasta in grado di far scorrere davanti agli occhi le immagini dei campi di grano maturo con le spighe che si muovono al vento.
La storia della pasta è una storia lunga secoli durante i quali l’oro dei mugnai si è trasformato nel piatto forte della tradizione millenaria.
Da più di cento anni Verrigni conserva la passione dei fondatori, l’etica di scegliere sempre il meglio delle materie prime e soprattutto l’obiettivo di non snaturare queste ultime, essiccando sempre a bassa temperatura e quindi con lunghi tempi di attesa che garantiscono bontà e salubrità.
La pasta VERRIGNI da impasto di grano duro italiano e acqua del Gran Sasso trafilato al bronzo, o oro come per questi spaghetti, e lasciata essiccare lentamente, una pasta che dona sensazioni speciali, ricercate, divertenti che bisognerebbe concedersi il pregio di conoscere.