Perfetti per le calde giornate estive questi spaghetti senza cottura con crema di zucchine e sgombro marinato ti stupiranno.
Per una persona nata in Italia, veder preparare un piatto di pasta è un gesto che si respira fin dai primi giorni, figuriamoci se vede un piatto di spaghetti senza cottura.
Nell’immaginario di tutti c’è una pentola che sbuffa e schizza acqua salata sui fornelli dentro la quale ci si butta/versa/cala/scende il formato di pasta prediletto e lo si cuoce per un tempo determinato.
La pasta è qualcosa che scorre nelle nostre vene, un cibo che ci accompagna, ci sostiene, a cui attribuiamo simboli e ricordi che sfamano la nostra memoria oltre che il nostro desiderio di sazietà. Non c’è film o immagine che meglio possa rappresentare il cibo italiano che quella di una pignatta sul fuoco, dei pomodori sul tavolo con l’immancabile treccia d’aglio appesa.
Erroneamente si crede che la pasta debba essere cotta, se però ci pensiamo bene la pasta viene immersa in acqua e grazie al calore di quest’ultima da secca si ammorbidisce reidratandosi. Per questo processo non è quindi necessario che l’acqua sia in continua ebollizione ma passati un paio di minuti è possibile togliere dal fuoco la pentola come insegnava il buon Maestro Gualtiero Marchesi. Come succede per il pollo in questa mia ricetta.
Le tradizioni sono importanti e non devono essere dimenticate ma non è detto che come si è sempre fatto sia il modo migliore di fare.
Provare, sbagliare, interrogarsi è l’unica strada per chi vuole cucinare, ed è proprio questo che ha fatto nascere questa semplice ricetta in cui i pochi ingredienti non sono tutti cotti nel modo tradizionale.

Ingredienti
- 320 g spaghetti (spaghettini)
- 250 g zucchine
- 1 sgombro freschissimo (300 g circa)
- 2 scalogni
- 1 dl vino bianco secco
- 1 peperoncino fresco
- timo, alloro
- olio extravergine di oliva
- sale, pepe nero in grani
Procedimento
Lavare velocemente lo sgombro e dopo averlo asciugato bene ponetelo su un tagliere.
Con un coltello a lama lunga flessibile procedere alla sfilettatura del pesce: incidere dietro le branchie con la lama del coltello che vada sfiorare la lisca centrale e, restando paralleli, scorrere la lama sino alla coda. Girare lo sgombro e ripetere la precedente operazione. Parare i due filetti e rimuovere il grasso e le spine. Infine privare i filetti della pelle afferrando bene la parte estrema del filetto di sgombro e facendo scivolare la lama del coltello leggermente inclinata verso il basso tra la pelle e la carne del pesce.
Sicuramente se avete un pescivendolo di fiducia potete chiedere a lui di pulire il pesce, ricordando di non gettare gli scarti.
Tagliare i filetti di sgombro a tocchetti, trasferire in una ciotola e condire con olio, peperoncino fresco e scalogno tagliati a rondelle sottili, timo e un pizzico di sale.

Portare ad ebollizione dell’acqua in una casseruola, unirvi gli scarti del pesce privati di eventuali parti sanguigne, lo scalogno, il vino bianco, qualche grano di pepe nero, una foglia d’alloro e poco sale, lasciar sobbollire il tutto per 15′ min. circa. Mondare le zucchine, tagliarle in tocchi e cuocere al vapore, sfruttando l’ebollizione del brodo di pesce, per 5′ minuti. Ridurre le zucchine in crema con l’aiuto di un frullatore ad immersione, unendo un cucchiaio di olio è poco sale.
Filtrare il brodo eliminando gli scarti. In una ciotola capiente posizionare gli spaghetti e versavi il brodo caldo sino a coprirli a filo, con l’aiuto di una forchetta piegate gli spaghetti senza romperli facendo in modo che restino coperti di brodo caldo. Coprire e lasciare in ammollo per 2/3′ min. circa.
Nel contempo in una padella riscaldare 3/4 cucchiaiate di crema di zucchine, un filo d’olio e qualche cucchiaiata di brodo, scolare gli spaghetti ed unire alla crema ben calda mantecando bene il tutto per 1/2′ minuti.
Posizionare la restante crema di zucchine nei piatti fondi per il servizio, ripartire gli spaghetti senza cottura nei piatti e terminare la preparazione con lo sgombro con peperoncino e scalogno parzialmente sgocciolato dalla marinatura.

Per questa preparazione ho utilizzato Spaghetto al volo VERRIGNI
Una forma nuova per lo spaghetto della tradizione, che ha la particolare forma trilobata che permette la veloce permeazione dell’acqua con una conseguente cottura rapidissima che non interferisce nella bontà e del risultato finale.

La ricerca e l’innovazione che caratterizzano l’Azienda VERRIGNI e la tradizione centenaria di una famiglia di pastai, arricchiscono il valore del prodotto. La materia prima coltivata in Italia che si trasforma in semola, pastificata con sapienza a pochi chilometri da Roseto degli Abruzzi. A distanza di più di cento anni Verrigni conserva la passione dei fondatori essiccando sempre a bassa temperatura che garantiscono bontà e salubrità.
Tutte le informazioni su www.verrigni.com

