Questo albero di Natale di frutta è un divertente centro tavola natalizio, colorato e completamente commestibile, una simpatica idea per servire la frutta a fine pasto.
Quel che accomuna la frutta in tutte le stagioni è il suo incredibile profumo di buono ed autentico ecco perché questo albero di Natale completamente commestibile è il centro tavola perfetto per la tua tavola delle Feste.
Niente candele o rami di pino ma tanti spiedini di frutta fresca di stagione che formano un divertente ed insolito albero di Natale.
Un centrotavola che, alla fine del pranzo, gli invitati potranno completamente mangiare.
Ingredienti
- 4 kiwi
- 1 caki mela
- ananas
- 600 g frutta ( more, lamponi, uva, alchechengi )
- 1 carota
- 1 pompelmo
- stuzzicadenti SAMURAI spiedini Decor di diverse misure.
- 1 piatto ecologico (gourmet in canna da zucchero e grano)
Procedimento
Praticare un foro al centro del pompelmo ed inserirvi la carota.
Inserire gli stuzzicadenti di diverse misure lungo la carota e nel pompelmo come se fossero rami di un albero.
Tagliare a rondelle i kiwi.
Affettare il caki e l’ananas e, con l’aiuto di uno stampo per biscotti, ricavare delle stelle di diverse misure.
Inserire i diversi frutti sugli stuzzicadenti e sugli spiedini partendo dalla punta della carota.
Formare gli spiedini di frutti cercando di mantenere una bella alternanza di colori.
Questo centro tavola può essere preparato in anticipo e conservato al fresco fino al momento della preparazione della tavola delle feste.
Per questa preparazione ho utilizzato diverse misure di spiedini Decor e stuzzicadenti Deluxe in legno di betulla perfetti per creare questo albero di Natale di frutta.
Ma forse in pochi sanno che era il 1965 quando i fratelli Enzo e Giovanni Lotti conoscono il signor Tanaka, un commerciante giapponese che esporta legno e si innamorano della sua betulla.
Con la passione e il coraggio dei pionieri, la scelgono per produrre stuzzicadenti.
Quando manca solo il nome, Giovanni ne trova uno che sembra azzardato come le nuove idee: Samurai
Da oltre 50 anni li usiamo ogni giorno e forse non ci siamo mai soffermati a pensare che è il primo elemento ECOSOSTENIBILE arrivato sulle nostre tavole.