A Ristorante Olmetto gli inconfondibili sapori della tradizione milanese e la creatività dei piatti più contemporanei si fondono con un’atmosfera accogliente e intima, un po’ come quella di casa.
Per quasi trent’anni l’Ulmet, così chiamato in dialetto milanese, è stata una tra le più rinomate trattorie milanesi del centro storico.
Nel 2015 hanno raccolto le redini di quell’attività quattro amici che hanno voluto portare avanti il buon nome della storica trattoria e renderlo un luogo tanto raffinato quanto conviviale: il Ristorante Olmetto. Primo presupposto di Alessandro, Stefano, Paolo e Lorenzo, i soci titolari del Ristorante Olmetto, era proprio quello di tradurre le loro esperienze di frequentatori assidui di molti ristoranti in giro per il mondo, in un posto che finalmente rispecchiasse quanto loro si aspettassero da un ristorante: un luogo dove sentirsi un po’ a casa da cui si uscisse soddisfatti dopo un pasto di qualità.
E il Ristorante Olmetto è proprio questo con la sua atmosfera calda e accogliente, una cucina tradizionale dove trovare i veri piatti di una volta, affiancati da un pizzico di creatività, con grande attenzione alla stagionalità e alla materia prima di qualità.
Questa è la filosofia della cucina affidata allo chef Fabio Poggi, con alle spalle diverse stagioni tra Cortina, Venezia e Parigi, con Marchesi al Lotti, Sadler ai tempi di via Conchetta, 4 anni al Savini come sous-chef ed executive poi al Cafè del Trussardi prima di prendere le redini dell’Olmetto dalla fine del 2017.
Una cucina semplice senza inutili e superflui stravolgimenti, piatti stagionali mediterranei affiancati ad alcuni indissolubili monumenti della cucina meneghina; come quella succulenta Cotoletta dalla cottura perfetta servita con le patate al forno e il risotto giallo alla milanese con l’ossobuco.
Ma nel menù trovano spazio i piatti creativi come il Tacos all’italiana con verdure, formaggio morbido e salsa leggermente piccante, il filetto di triglia con vellutata di zucchina trombetta e crumble alle olive, il magatello al punto rosa in salsa tonnata con cuore di lattuga e polvere di capperi, gli spaghetti di Gragnano ai ricci di mare e lime, i ravioli verdi ripieni alle melanzane con burro di malga alle erbe, il tonno alletterato con la caponata siciliana, il coniglio in porchetta con i peperoni di Carmagnola e il polpo arrosto con zucchina frangipane alla menta e la sua maionese. Per chiudere in dolcezza i deliziosi dolci al cucchiaio, gelati e sorbetti fatti in casa.
A pranzo, la carta viene affiancata da un business lunch che varia ogni settimana.
È questa la semplice ricetta del Ristorante Olmetto, a Milano in via Disciplini 20, all’angolo con via Olmetto, all’interno del Palazzo Brivio Sforza, uno degli esempi più interessanti dell’architettura nobiliare milanese. Il ristorante ha sede proprio al suo interno e l’intero progetto di ristrutturazione e allestimento dello spazio ha giocato su un costante dialogo tra gli elementi passati e il design contemporaneo.
Vale la pena di chiedere una visita all’affascinante cantina del Quattrocento, un luogo assolutamente magico, perfettamente conservato, che custodisce una buona selezione di etichette italiane e francesi.
Di recente è stato annesso il cocktail bar, dove gli ospiti vengono coccolati con drink classici eseguiti davvero a regola d’arte.
Se siete in cerca diun indirizzo sofisticatoma non troppo formale, con un buon servizio e una cucina che punta a una grande qualità senza diventare impegnativa,il Ristorante Olmetto merita una prima visita, poi un’altra e poi un’altra ancora anche solo per un cocktail.
Ristorante Olmetto
via Disciplini, 20 – Milano
www.ristoranteolmetto.it