Quanto è buono il cavolo nero, verdura tipica del centro Italia che si trova sui banchi dei fruttivendoli o dei supermercati da novembre ad aprile. Il momento giusto per gustare una zuppa che lo vede protagonista insieme ai ceci e a delle insolite seppioline piccanti.
Il periodo migliore per gustarlo è quello invernale in quanto le prime gelate rendono più tenere le foglie, pur lasciandole belle croccanti.
Ha un sapore aromatico e molto intenso e viene utilizzato in cucina per realizzare gustose ricette di primi come zuppe, minestre o come condimento per pastasciutte, sostanziosi secondi piatti come hamburger, frittate etc o come appetitosi e profumati contorni per accompagnare carni rosse e bianche.
Qualche foglia di cavolo nero semplicemente lessata trasformano una semplice bruschetta in un boccone prelibato.
Un paio di foglie crude e tagliate finissime sono ottime per arricchire una insalata miste oppure qualche foglia cotta al vapore per rendere speciali insalate di verdure lessate o grigliate.
E’ un ortaggio dalle foglie molto caratteristiche che presentano crespature su tutta la loro superficie, dal colore verde intenso e scuro.
Ha un apporto calorico molto basso: 100 gr. di prodotto edibile contengono solamente 32 calorie. E’ ricco di vitamine, soprattutto di vitamina C che aiuta a preservarsi dai malanni invernali. Inoltre è ricchissimo di sostanze antiossidanti e di sali minerali tra cui ferro e potassio.
In questa zuppa il cavolo nero viene abbinato ai ceci, che con il loro sapore dolce e la consistenza cremosa, si abbinano perfettamente al sapore vivace ed acceso del cavolo nero. Si possono utilizzare ceci già lessati in scatola (meglio quelli in barattolo di vetro) risciacquati e scolati per eliminare la loro acqua di conservazione oppure ceci secchi lasciati in ammollo tutta la notte e poi fatti lessare con un pezzetto di alga kombu è una foglia di alloro: in questo caso si utilizza la loro acqua di cottura unendola alla zuppa al posto del brodo vegetale caldo.
Ingredienti
- 500 g. cavolo nero
- 300 g. ceci lessati
- 400 g. seppioline pulite
- 1 carota piccola
- 1 porro
- 2 cucchiai olio extravergine d’oliva italiano
- 1 spicchio aglio
- 1 peperoncino piccante
- concentrato di pomodoro
- sale grosso
Procedimento
Lavare e privare della buccia la carota e tagliare a tocchetti, ridurre a rondelle la parte bianca del porro.
Pulire il cavolo nero, privare della costa centrale coriacea e taglialo a pezzetti non troppo piccoli.
In una casseruola di terracotta, o in acciaio dal fondo spesso, riscaldare un cucchiaio d’olio ed unirvi la carota e il porro è poco sale e lasciar rosolare a fuoco dolce bagnando eventualmente con un cucchiaio d’acqua.
Cuocere per 3/4’ minuti ed unire poi il cavolo nero tagliato a pezzi. Lasciare insaporire per qualche minuto mescolando spesso e mantenendo sempre la fiamma medio bassa.
Unire i ceci con la loro acqua, lasciar prendere bollore, ed unire dell’acqua calda leggermente salata, o del brodo vegetale, sino a coprire a filo le verdure.
Coprire la casseruola con il coperchio e continuare la cottura per altri 10/15’
minuti mescolando spesso e facendo attenzione che la verdura non si attacchi sul fondo della pentola.
In una padella riscaldare il rimanente olio con lo spicchio d’aglio privato del germoglio interno e il peperoncino, intero o tritato a piacere, una volta giunti a temperatura unire le seppioline, precedentemente private di occhi e becco centrale, e rosolare a fuoco vivace per 2’ minuti sfumare poi con 1 dl. d’acqua calda in cui è stato sciolto un cucchiaiono di concentrato di pomodoro, cuocere ancora per un minuto poi eliminare dalla padella lo spicchio d’aglio e il peperoncino ed unire il tutto alla zuppa di cavolo nero e ceci ormai cotta.
Prima di portare il tavola questa deliziosa e fumante zuppa leggermente piccante arricchirla con un filo di olio extravergine di oliva a crudo.
Servire la zuppa in fondine di terracotta tenute al caldo in modo che mantenga più a lungo il calore.
Accompagnare la zuppa con fette di pane casereccio tostato.
Vista la completezza nutrizionale si può considerate un ottimo piatto unico.
Monica
che bella recetta ! 🙂
Monica Bergomi
Ma grazie sei davvero gentile!