Senza ombra di dubbio la cucina italiana resta per tutti il primo amore, ma il nostro palato diventa sempre più globalizzato di fronte a ricette, ingredienti, stili e contaminazioni da tutto il resto del mondo. Se negli ultimi anni il sushi e il ramen sono entrati nelle nostre abitudini alimentari, oggi potremmo innamorarci di ceviche e causa peruviana.
La cucina andina sta diventando sempre più popolare, una cucina che parla delle tradizioni di un paese lontano, che trasporta, chi l’assapora, in un viaggio nel continente sudamericano con le sue specialità più o meno conosciute. Complice la biodiversità straordinaria, grazie ai tanti microclimi di un territorio dove troviamo l’Oceano, le Ande e l’Amazzonia. Ne nasce una cucina ricca di prodotti che si sposano perfettamente anche con esigenze salutiste di oggi
Qualche anno fa, un gruppo di giovani si è trasferito dal Sud America a Milano, con il sogno di far conoscere alla città meneghina la tradizione culinaria del proprio paese.
Questo sogno, divenuto realtà, si rinnova ogni giorno al Don Juanito, proprio a Milano in Corso di Porta Vigentina , che apre la sua cucina a tutto il continente sudamericano, proponendospecialità meno conosciute a base di carne e pesce della cucina andina.
Nato nel 2003 come tavola calda, divenuto poi bistrot del noto ristorante argentino Don Juan, oggi, completamente rinnovato, propone cucina andina di qualità.
Abbiamo tutti sentito parlare di ceviche, il piatto simbolo a base di pesce marinato nel succo di lime o di agrumi, che qui viene eseguita utilizzando la ricciola e servita con mais bianco, coriandolo e patata dolce. Un altro cavallo di battaglia della cucina peruviana e andina è la causa, una sorta di torta salata, che ha per base le patate. È un piatto antico che prende il nome dai tempi della guerra con il Cile. Allora per raccogliere fondi per la “causa” dell’ esercito le donne vendevano queste torte. In Perù esistono circa 4000 varietà di patate e non poche varianti di questo piatto.
La carne è sicuramente una parte importante del menù : dal lomo (filetto) al bife de chorizo (controfiletto), all’entraña, la parte del diaframma attaccato alle costole, tenerissimo e gustoso, senza dimenticare il chancho, maialino da latte disossato e cotto intero a bassa temperatura che si scioglie letteralmente in bocca, tutto cotto sulla classica parilla.
Un lungo viaggio da fare al Don Juanito lasciandosi guidare da Diego Muzzi, patron del ristorante ed ex chef del Don Juan, con esperienze di lunga data che lo hanno visto in numerose cucine tra cui: Gordon Ramsey in Inghilterra e Pietro Leemann al Joia di Milano. Un piccolo staff affiatato in sala ed in cucina con lo chef Alex Huayanay peruviano, originario della zona montuosa dell’Ancasch, che prima di arrivare in Italia ha avuto numerose esperienze tra il suo paese e l’argentina che gli hanno permesso una profonda conoscenza gastronomica di queste terre.
Un luogo dove gustare cucina andina, non la classica proposta gastronomica dei paesi meridionali del Nuovo Mondo ormai standardizzata, ma proposte di qualità che vedono tra gli ingredienti: platano, mais bianco, quinoa, pesce, patate, legumi e cereali, a cui si affiancano ingredienti originali e rari come il peperoncino rocoto la carne argentina di alta qualità.
Assaggiare la cucina andina del Don Juanito è anche confrontarsi con la cultura gastronomica di un Paese che per conformazione geografica e biodiversità ha non pochi punti in comune con il nostro.
Altra nota positiva: l’ottimo rapporto qualità prezzo
Don Juanito Restaurante
Corso di Porta Vigentina, 33 – Milano