Treccia in cassetta alla birra e lavanda

Qualche giorni lontano da casa e il primo pensiero rientrando qual’e: voglia di pane, il mio pane di casa, quello fatto con la mia Gigietta…(il mio lievito naturale per chi se lo fosse dimenticato) sarò pazza ma dopo aver sbaciucchiato cane e gatti ho aperto il frigorifero e, a suon di planetaria, ho svegliato il vicinato…Avevo un’idea che mi tormentava dal pomeriggio dopo una chiacchierata piacevole con chi di birra se ne intende…e degli ultimi fiori di lavanda essiccatiIngredienti450 g farro bianco (Mulino Marino)250 g birra chiara (Forst Premium)100 g lievito madre(idr.50% rinfrescato)30+5 g olio extra vergine di oliva5 g di sale6 g fiori essiccati di lavanda bioProcedimentoIn una ciotola o nella planetaria spezzettare la pasta madre (rinfrescata e lasciata raddoppiare, circa 3/4 ore) aggiungere l’acqua e il malto e miscelare il tutto; unire la farina poco per volta e l’olio.Sia che decidiate di farlo in planetaria che a mano, l’ordine non cambia.Quando l’impasto prende corpo, aggiungere il sale e lavorare bene il tutto.Lasciar lievitare il per 3/4 h o sino al raddoppio coprendo il contenitore con un piatto o della pellicola alimentare.

Trasferire sulla spianatoia e con le dita pressate leggermente fino ad ottenere un rettangolo con altezza di circa 3/4 cm. Dividere in tre parti uguali l’impasto e formare tre filoni.

Formare una treccia e trasferire in uno stampo da plum-cake (28cm.) precedentemente spennellato d’olio e lasciare a temperatura ambiente sino a che l’impasto abbia raggiunto il bordo dello stesso. (2 h circa)Preriscaldare il forno a 200 C , ungere delicatamente la superficie ed infornare 25′ min. con forno statico.Una volta cotto togliere il pane dallo stampo e far raffreddare su una gratella.

Questo pane particolare si sposa benissimo con formaggi vaccini semistagionati come la Toma Piemontese, o a colazione con confetture di pesche o albicocca.

La birra utilizzata nell’impasto e’ Forst Premium 4,8% vol. alc.Leggera ma non troppo, fresca e ideale per il fuori pasto.Frutto di una sapiente miscela dei migliori malti.