“Se un giorno deciderai di scoprire la forza della vita che è in te, non dovrai fare altro che fermarti a guardare un seme mentre germoglia”Un piccolo seme che da’ origine ad un alimento prezioso che in diverse varietà viene coltivato e consumato in tutti i paesi del globo.Il riso Carnaroli Riserva San Massimo viene prodotto nel Parco Lombardo della Valle del Ticino dalla metà degli anni ’90, in una privilegiata situazione territoriale: un suggestivo ecosistema esteso per più di 5.900.000 metri quadrati, uno straordinario paesaggio caratterizzato da una vasta superficie boschiva naturale, solcata da rogge, lanche e paludi, alternato a piccoli campi agricoli dove il nostro riso cresce irrigato da acqua sorgiva.Ingredienti (per 4 persone)320 g di riso Carnaroli superfino (Riserva San Massimo)2 barbabietole rosse precotte70gr burroolio extravergine d’olivaParmigiano Reggianogermogli di romolaccio (daikon)2 cipollotti1 filetto di acciuga sott’olioPreparazionePreparate un brodo vegetale con sedano, carota, cipolle, e la parte verde dei cipollotti; nel frattempo, in una casseruola, tostare il riso con 30gr burro e una cucchiaiata d’olio dopo aver rosolato i cipollotti tritati.Quando il riso sarà tostato, cioè i chicchi saranno traslucidi e mescolando si sentita il tipico rumore di ghiaia, unire un mestolo di brodo.Portare il risotto a cottura, unendo il brodo ben caldo poco alla volta, continuando a mescolare.
Frullare le rape ridotte a dadi con sale pepe il filetto d’acciuga e brodo caldo sino ad ottenere una crema omogenea.Mantecare fuori dal fuoco con il Parmigiano Reggiano e il restante burro ben freddo a tocchetti.Lasciar riposare il riso qualche minuto prima di impiattare allargandolo a specchio nel piatto e terminare la preparazione con la crema di barbabietola e i germogli di romolaccio.
I germogli hanno numerosissime proprietà e sono considerati “cibo vivo” poiché contengono diverse sostanze nutritive essenziali e minerali.Sono anche semplici da coltivare in casa e molti di loro sono pronti in pochi giorni.