Il pandoro è per antonomasia il dolce di Verona, leggero e soffice, fatto con lievito madre seguendo la ricetta del maestro Rolando Morandin, procedimento un po’ lungo, ma risultato davvero eccezionale.
Pare che le sue origini siano austriache, e per la precisione viennesi, anche se alcune testimonianze raccontano che il pandoro derivi dal “pan de oro” il dolce che veniva servito nelle case dei ricchi veneziani in occasione del Natale.
E’ curioso sapere che il pandoro è stato disegnato da Angelo Dall’Oca Bianca, un pittore impressionista, la forma insieme allla ricetta dell’impasto fu depositato all’ufficio brevetti il 14 ottobre del 1894 da Domenico Melegatti.
Per la realizzazione di questo Pandoro ho seguito la ricetta del maestro Rolando Morandin,
procedimento un po’ lungo, ma risultato davvero eccezionale.
Per la realizzazione è indispensabile avere una pasta madre molto attiva e forte
la preparazione richiede 3 giorni di preparazione, il risultato finale però ripaga di tutto il tempo speso!
La prima parte di lavorazione è data da una serie di rinfreschi della pasta madre.
Tre rinfreschi da effettuare in sequenza ogni 4h ore per rafforzare il lievito.
Ingredienti (1 pandoro da 1 kg)
1° impasto:
110 g di lievito madre
220 g di farina Manitoba bio (Mulino Marino)
90 g di acqua
95 g di zucchero semolato
135 g di tuorlo
110 g di burro
2° impasto:
1° impasto lievitato
110 g di farina forte
55 g di crema pasticciera fredda (ricetta dal libro PASTICCERIA di M.Santin)
Emulsione:
90 g di burro
30 g di tuorlo
25 g di miele
20 g di zucchero semolato
6 g di sale
1 bacca di vaniglia (i semi)
Procedimento
Si inizia sempre con i 3 rinfreschi del lievito madre effettuati a distanza di 4/6 h ore.
Primo impasto
Versare in planetaria la pasta madre la farina e l’acqua ed impastare a velocità medio bassa (velocità 1) usando il gancio.
l’impasto diventa abbastanza compatto ed inizia ad incordare (glutine che diventa elastico) servono circa 10′ minuti aggiungere i tuorli lentamente insieme allo zucchero; infine inserire il burro morbido a pezzetti poco alla volta attendere che il pezzetto di burro sia amalgamato prima di aggiungere il successivo aspettare che l’abbia incorporato per bene.
Dopo circa 40′ minuti di lavorazione l’ impasto deve apparire molto ben incordato.
Trasferire l’impasto in un contenitore a lievitare per 12 h ore circa, il volume deve triplicare,
alla temperatura di 28/30C gradi, inserendo nel forno con lucetta accesa che dovrebbe mantenere una temperatura vicino ai 28C gradi coperto con pellicola trasparente. Per essere certi che abbia triplicato il volume potete mettere un nastro adesivo a livello dell’impasto prima della lievitazione così da controllarne l’evoluzione.
Secondo impasto
Inserire nella planetaria il 1° impasto con la farina e la crema pasticcera e impastare a velocità 1 per 15 minuti sempre mantenendo l’incordatura dell’impasto.
Preparare l’emulsione inserendo tutti gli ingredienti in un contenitore e con il frullatore ad immersione lavorare sino ad avere un composto cremoso.
Aggiungere in più riprese l’emulsione, aspettando ogni volta che l’impasto abbia assorbito.
l’operazione d’impasto dura intorno ai 40 minuti.
A tratti fermare la planetaria, in caso contrario si rischierebbe di surriscaldare l’impasto che deve essere ben incordato.
Finita la lavorazione lasciar riposare l’impasto per 30′ minuti circa (puntatura) ad una temperatura di 28C gradi coperta con foglio di pellicola trasparente all’interno del forno con la lucina accesa.
Nel frattempo preparare lo stampo imburrando, anche negli spigoli, uniformemente.
Infine ungere un piano di lavoro con del burro ungendo anche le mani, questo perché l’impasto risulta molle e appiccicoso, e dare la forma arrotondata (detta anche pirlatura) cercando di portare la pasta dai bordi verso la parte sottostante in modo da dare forza all’impasto per la lievitazione.
Lasciar riposare per 10/15 minuti e ripetere l’operazione; inserire nello stampo lasciando la parte inferiore a contatto con la base dello stampo.
Porre a lievitare, coperto con pellicola trasparente, a 28/30C gradi fino a che l’impasto raggiunga 1 o 2 cm circa dal bordo superiore (6/8 h ore)
Una volta pronto lasciare a temperatura ambiente per 10/15′ minuti ed infornare (parte bassa del forno) a 170C per i primi 10’minuti e a 160C per altri 30’minuti circa. Aprire la una fessura dello sportello del forno, mettendo un piccolo spessore (es. una forchetta) negli ultimi 10 minuti di cottura. In totale 45/50’minuti circa.
Se si colora troppo nella parte superiore mettete un foglio di alluminio.
lasciare raffreddare almeno 1h ora nello stampo.
In seguito capovolgere su una griglia togliendo lo stampo e lasciar raffreddare per almeno altre 10 ore, trascorse le quali confezionare in un sacchetto di cellophane per alimenti. Si conserva per 15 giorni.
Per servirlo al meglio non deve mancare la mia crema golosa al mascarpone che trovi QUI
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Panissimo ideata da Sandra e Barbara
questo mese ospitata da Barbara .
Un grazie particolare a questo splendido gruppo dove la serenità e la solidarietà legano tante persone che si confrontano sostenendosi a vicenda
Arianna
Ricetta spettacolare!!! Venuta perfettamente al primo colpo. Ho fatto il mio primo pandoro ed è venuto perfetto!
Monica Bergomi
Che piacere Arianna! Grazie di avermelo comunicato è la stessa che uso da anni
Chiara
Ciao! Vorrei provare questa ricetta, sono anni che provo e non riesco…quest’anno voglio riprovare visto che ho il lievito madre!! Per questa preparazione meglio pasta madre solida o LiCoLi? E i 3 rinfreschi vanno bene nei giorni precedenti?
Monica Bergomi
Chiara scusami per il ritardo nel rispondere! Di norma per i grandi lievitati si usa lievito madre solido (come da ricetta) che deve essere ben in forma.
Se hai il li.co.li. Va ricalibrata la ricetta per il rapporto dei liquidi.
Mannaggia a me che non ho visto subito il tuo messaggio.
Fammi sapere cosa usi e poi se sei soddisfatta ❤️
Mariella Bottinelli
Se uso il lievito madre liofilizzato, è la stessa cosa? Altrimenti quale altro lievito mi consigli? Avevo il L.M. ma per problemi di salute ho dovuto lasciarlo perdere. Grazie mille
Monica Bergomi
Non è la stessa cosa se vuoi provare devi reidratare per avere la stessa quantità di lievito solido come da ricetta
Cioè 110 grammi
Usando le stesse tipologie di farina.
Non si mantiene a lungo come usando il vero lievito madre perciò calcola i tempi se lo vuoi avere per Natale
Se hai bisogno chiedi pure ❤️
Monica Bergomi
Grazie