La pasta con crema di fave e cozze è un primo piatto sfizioso e saporito con pochissimi ingredienti ideale da proporre nel menu di tutta la famiglia.
La primavera è la stagione delle fave fresche tenere e dolci, perfette per preparare un’ottima pasta con crema di fave e il tocco speciale delle cozze fresche.
Un piatto decisamente semplice che fa leva sulla qualità dei singoli ingredienti a partire dalla pasta.
Basta pensare che la pasta è la prima fonte di energia dell’organismo, ritenuta così tanto importante, che la sua privazione, secondo gli studiosi e i sostenitori della dieta mediterranea, porta a conseguenze gravi per la salute come cefalea, mancanza di memoria e affaticamento renale.
Già perché questo prezioso alimento, presente nell’alimentazione fin dai tempi di Apicio che in epoca romana ne decantò le doti nel suo “de re coquinaria libri”, ci fa capire che non andrebbe mai esclusa dalla nostra alimentazione.
Un ulteriore elemento a favore della pasta è che contiene un aminoacido, il triptofano, che stimola la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che agisce sull’umore, donando una sensazione di benessere e appagamento.
Ma il gusto e il piacere del cibo non dipendono solo dalle sue proprietà organolettiche ma anche dal colore e dal profumo.
Così un buon piatto di pasta fatta con ottimo grano duro con una verdura di stagione come le fave e delle semplici cozze si trasforma in un toccasana per la nostra salute e il nostro umore.
Ma mettiamoci ai fornelli.
Ingredienti
- 320 g pasta formato spaghettone n. 12 Etichetta Gialla Sgambaro
- 1 kg cozze fresche
- 400 g fave fresche (private del bacello) o surgelate di ottima qualità
- 1 spicchio di aglio
- q.b. sale grosso integrale
- olio extravergine di oliva
Procedimento
Lavare bene le cozze e privare del bisso.
Raccogliere le cozze in una padella munita di coperchio, con un filo di olio, a piacere un peperoncino, e lo spicchio di aglio schiacciato.
Coprire e lasciare aprire le conchiglie per 3/5’ minuti a fuoco vivo.
Sgusciare le cozze e filtrare il liquido di cottura attraverso un colino fine foderato con un telo per eliminare tutte le impurità.
Sbollentare le fave , raffreddare in acqua fredda e, con un pochino di pazienza, eliminare la pellicina esterna.
Trasferire le fave e nel bicchiere di un frullatore ad immersione con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, qualche cristallo di sale grosso e poca acqua di cottura delle cozze.
Frullare il tutto fino ad ottenere una crema liscia e omogenea.
Portare ad ebollizione abbondante acqua leggermente salata, sara già abbastanza sapido il condimento, e cuocervi la pasta formato spaghettone n. 12 Etichetta Gialla Sgambaro.
In una padella capiente riscaldare la crema di fave.
Scolare la pasta al dente e trasferire nella padella con la crema, mantecate a fuoco vivace unendo qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta e le cozze aperte e sgusciate in precedenza, lasciando insaporire bene il tutto.
Servire la pasta con crema di fave e cozze ultimando la preparazione con un filo d’olio extravergine.
Per questa ricetta ho utilizzato lo spaghettone n. 12 Etichetta Gialla Sgambaro prodotto solo con grano Marco Aurelio italiano.
Selezionato in 15 anni di ricerca, è un grano duro importante che porta un nome di un imperatore, che eccelle da anni nelle classifiche dei migliori grani italiani.
Attualmente la linea Etichetta Gialla Sgambaro è una delle paste con il minor impatto ambientale in Italia: la quantità di anidride carbonica rilasciata nell’aria durante tutto il suo ciclo di produzione è davvero minimo.
Questo dato è stato calcolato utilizzando la metodologia dell’analisi del “Ciclo di vita” che ha permesso di ottenere la certificazione internazionale EPD (Environmental Product Declaration) creata in Svezia dall’International EPD Consortium e verificata dall’ente di certificazione CSQA.
100% italiano: sinonimo di assoluta tracciabilità e origine sicura e vicina.
100% lavorato lentamente con delicata trafilatura al bronzo e lunga essiccazione a basse temperature: le caratteristiche organolettiche e sensoriali restano così intatte.
L’utilizzo esclusivo di energie rinnovabili, l’avvio di una tra le prime produzioni biologiche di grano duro italiano, farro e kamut®’, è definizione di uno stile di pastificazione fondato sulla trafilatura in bronzo e l’essiccazione lenta.
La famiglia Sgambaro mugnai e pastai dal 1937 da tre generazioni lavorano con costanza, amore e intelligenza verso l’ambizioso obiettivo di prodotto a impatto zero.
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Aldo
Complimenti,cucina fantasiosa,innovativa
Monica Bergomi
ma grazie Aldo che onore