Pizzeria P una pizza con la P maiuscola che punta su leggerezza, gusto e digeribilità, con tanti ingredienti Dop, Igp e presidi Slow Food
La pizza è diventata nel tempo un simbolo conosciuto e riconosciuto da tutto il mondo, una parola comune che non conosce lingue se non una, quella italiana, ma che di origine ne conosce solo una: Napoletana.
Si sente spesso parlare della pizza, nel bene e nel male, ma bisognerebbe capire il capolavoro, l’opera d’arte, il significato e la storia che si cela dietro ad un impasto a regola d’arte e agli abbinamenti che rendono unica la pizza e il momento irrinunciabile dell’assaggio.
Pizzeria P come pizza anzi, una signora pizza, ma anche P come Pozzi, i proprietari Daniele e Giulia, figli dello storico panettiere della cittadina di Lissone, che si sono messi in gioco e hanno creato una delle migliori pizzerie non solo della Brianza.
Una maniacale ricerca sui prodotti e una preparazione in stile napoletano, la pizza con il cornicione o “a canotto” come direbbe Vincenzo Pagano
un bordo non da lasciare nel piatto ma da mangiare fino all’ultima briciola leggero e fragrante.
Scorrendo il menù si possono leggere i nomi dei produttori, tutti espressione del made in Italy, piccole aziende per lo più a carattere familiare, qualità garantita dai tanti marchi Dop, Igp e presidi Slow Food.
Ingredienti che arrivano dall’Agro Nocerino-Sarnese, dalla Puglia, Sicilia: pomodoro San Marzano Dop, pomodorini gialli di Serbo, capperi di Salina, olive Caiazzane, aglio rosso di Nubia, salumi di maiale Tranquillo®️ Bettella, Pistacchio di Bronte Dop, fiordilatte di Agerola, cacio ricotta del Cilento, burrata e stracciatella di Corato e molti prodotti della Brianza.
La filosofia della pizzeria P, oltre alla ricerca delle materie prime, è quella di puntare tutto sulla maturazione dell’impasto, farina di tipo 1 macinata a pietra, più ricca di fibre e crusca, prodotta rigorosamente da grani italiani.
Qui si parte da un pre-impasto con la biga, solo 2 grammi di lievito per kilo e pochissimo Il sale.
La maturazione è lunga, circa 30 ore a bassa temperatura, solo dopo si inizia a lavorare l’impasto.
Ovvero sulla fase successiva alla lievitazione in cui le proteine, gli amidi e i grassi vengono scomposti in elementi più semplici, rendendo l’impasto meno tenace, più estensibile e quindi più facilmente digeribile.
In carta ci sono dalle 12 alle 15 oltre alla pizza della settimana e quella del mese, il menù cambia ogni tre mesi seguendo la stagionalità degli ingredienti.
Poche birre, rigorosamente artigianali, e qualche scelta enologica completano l’offerta ma il messaggio è chiaro: qui la protagonista è la pizza.
La cosa che colpisce di queste pizze è che, oltre agli ottimi ingredienti, l’impasto è di una leggerezza senza precedenti.
Una pizza cotta alla perfezione ma non “panosa”, saporita ma leggera, insomma, ne mangi una e ne potresti mangiare un’altra subito dopo.
La pizza con la P maiuscola di Pizzeria P è davvero imperdibile.
Pizzeria P
Via Padre Reginaldo Giugliani, 10 – Lissone MB
Chiuso il lunedì.
Per info e prenotazioni: 039 9405197