La minestra di pane e vino semplice e veloce da preparare, utile anche per sfruttare il pane raffermo. La minestra di pane e vino è un piatto che nella sua semplicità racchiude due ingredienti simbolo della della cultura di tutti i popoli.
Il pane e il vino sono gli alimenti più semplici della nostra alimentazione e rivestono una grande importanza in un regime alimentare corretto e sano.
La storia della cucina italiana affonda le sue radici proprio sulle tradizioni più semplici, come quella del pane raffermo, riutilizzato da nord a sud, lungo tutto lo stivale, in squisite ricette regionali dai passatelli agli anolini, dalla panzanella alla ribollita, dalla pappa al pomodoroal pancotto oppure in più moderne interpretazioni.
Ed è proprio ripensando ad una ricetta legata alla mia infanzia che è nata la minestra di pane e vino.
Quel caldo e rustico pancotto della mia nonna, che per i “grandi” veniva arricchito con un po’ di vino, si è trasformato in un piatto completamente nuovo.
Semplice pane raffermo e un vino particolare: lo spumante Acqui DOCG Rosè dry con il suo aroma fruttato che ricorda il lampone, la rosa e il ribes.
Ad arricchire questa semplice minestra il pepe rosa è un fresca tartare di trota salmonata al rosmarino.
Un modo diverso per riciclare il pane raffermo in modo simpatico e gustoso.
Ingredienti (X 4 porzioni)
- 800 ml brodo vegetale
- 200 ml vino spumante Acqui DOCG Rosè dry
- 200 g pane raffermo
- 200 g trota salmonata (1 filetto)
- 1 spicchio d’aglio
- olio extravergine di oliva italiano
- alloro
- rosmarino
- pepe rosa in grani
- sale
Procedimento
Tagliare il pane a cubetti e farlo rosolare in una casseruola con un filo di olio, lo spicchio d’aglio intero, due foglie di alloro e un rametto di rosmarino.
Una volta preso calore unire il vino spumante Acqui DOCG Rosè dry e il brodo vegetale ben caldo, portare a bollore e cuocere a fuoco moderato per circa 15/20 minuti mescolando di tanto in tanto.
Mentre la minestra di pane e vino cuoce preparare la tartare di trota salmonata.
Privare il filetto di pesce della pelle e, con l’aiuto di una pinzetta, rimuovere le spine dal filetto. Tagliare a piccoli cubetti la trota salmonata e marinare per una decina di minuti con un cucchiaio d’olio, un cucchiaio di vino spumante Acqui DOCG Rosè dry, una decina di aghi di rosmarino tritati e un pizzico di sale.
Giunta a cottura la minestra di pane e vino eliminare lo spicchio d’aglio e le erbe aromatiche, controllare la sapidità e, con l’aiuto di un frullatore ad immersione, ridurre la minestra in crema unendo un filo d’olio extravergine.
Ripartire la minestra di pane e vino nei singoli piatti fondi, spolverizzare con pepe rosa fatto scendere da un setaccio, per utilizzare solo la parte esterna più profumata.
Terminare la preparazione della minestra di pane e vino con una quenelle di trota salmonata preparata prelevando una cucchiaiata di tartare e lavorandola tra due cucchiai come per arrotondare la forma, spostandola da un cucchiaio all’altro, fino ad ottenere una forma regolare di uovo allungato.
Ed ora accomodatevi a tavola e assaporate la minestra di pane e vino con un calice di
vino spumante Acqui DOCG Rosè dry perfetto per creare una vivace sinfonia.
L’Acqui DOCG Rosé “dry” una novità nella tipologia spumante rosato ottenuto con Metodo Matinotti-Charmat, dal tenore zuccherino limitato. Una declinazione che si rifà alla tipologia secca già nota nel 1873 e diffusa soprattutto nei primi anni del Novecento, apprezzata tanto come vino da aperitivo che da bevanda a tutto pasto.
Con il suo colore rosa brillante dai riflessi purpurei, il suo perlage fine e persistente, questo Rosé dry è uno spumante ottenuto da uve a bacca rossa vinificate in rosato, provenienti da vigneti ben esposti al sole.Il gusto è fresco e intenso, il suo aroma fruttato ricorda il lampone, la rosa e il ribes.
Su gentile richiesta del Consorzio Tutela Brachetto d’Acqui che dal 1992 ha lo scopo di controllare e regolamentare la crescita di questo vino e tutelare il suo splendido territorio: il Monferrato.
In Monferrato, territorio nominato Patrimonio dell’Unesco, nascono diverse eccellenze culinarie oltre ai i numerosi vini come gli ottimi formaggi come la Robiola di Roccaverano DOP, le mele IGP di Cuneo e le castagne IGP di Cuneo.
Il Consorzio Tutela Vini d’Acqui nasce nel 1992 ad Acqui Terme con lo scopo di controllare e regolamentare la crescita del Brachetto a tutela del territorio d’origine, dei suoi produttori e del consumatore finale. Il Consorzio riunisce 60 aziende tra cui aziende agricole, cantine cooperative e aziende spumantiere.
Nel 1996 il Brachetto d’Acqui ottiene la DOCG grazie al forte impulso del Consorzio che contribuisce a definire con maggiore precisione, dal punto di vista legale ed amministrativo, le peculiarità sia del vino sia dello spumante, elevando così il livello di entrambe le categorie tutelate.
Il Consorzio concretizza inoltre il proprio impegno volto alla valorizzazione della denominazione attraverso un’attenta programmazione della produzione, ad azioni di promozione mirate alla crescita della visibilità di un marchio simbolo del Made in Italy e ad attività educative mirate a divulgare le qualità del Brachetto e a sostenerne la commercializzazione in Italia e all’estero.
Tutte le info su www.bracchettodacqui.com