Se anche tu pensi che in Sardegna ci sono solo pecore forse non sai che questa è l’isola delle mucche felici di Arborea.
Il latte Arborea lo abbiamo bevuto un po’ tutti, in Sardegna durante le vacanze o a casa, lo si trova nei maggiori supermercati, confesso di averlo acquistato la prima volta più per la bella confezione che per il contenuto, non ditemi che a voi non capita mai di scegliere le confezioni belle, poi ho scoperto la sua bontà.
Pochi giorni fa ho avuto il piacere di fare un viaggio a ritroso seguendo la confezione di latte dallo scaffale del supermercato sotto casa sino alla stalla dove il mio latte è stato munto, anzi sono proprio andata a mungere nella stalla.
Un viaggio in aereo fino a Cagliari, un tratto di strada in auto per arrivare ad Arborea, che non è solamente una cooperativa di Aziende Agricole, ma una bella cittadina con una storia particolare. Arborea è stata costruita al centro di un lembo di terra letteralmente strappato alla sua natura e reso il polo agricolo più importante della Sardegna grazie alla colossale bonifica dell’alto Campidano; un’estensione di 18.000 ettari, nella costa centro-occidentale della Sardegna, a circa 8 km a sud di Oristano, tra gli stagni di S’Ena Arrubia e di Marceddì, un tempo regno incontrastato della malaria, tanto da meritarsi il non invidiabile appellativo di “tomba dei forestieri”. La storia di Arborea appartiene di diritto alla Grande Storia dell’Italia e più specificatamente a quella del Ventennio Fascista, durante il quale furono gettate le basi della sua fondazione. Arborea è infatti è la prima città italiana di fondazione fascista, voluta esplicitamente da Mussolini, che la chiamò Mussolinia.
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[tg_gallery_slider gallery_id=”14466″]Questo nome rimase tale fino al 1944 quando acquisì, in seguito alla caduta del fascismo, quello attuale di Arborea, dal latino arboreta “boscaglia, boschi” che in sardo campidanese si traduce “arburedu”.
Ma per tornare al mio viaggio a ritroso alla scoperta del latte è proprio a due passi dal centro di Arborea che ha sede il centro di produzione della Cooperativa Assegnatari Associati Arborea 3A, fondata nel 1956 da un gruppo di allevatori sardi che ha formato una cooperativa e comprato un caseificio dove lavorare il loro latte con lo scopo di provvedere alla vendita diretta dei prodotti ottenuti dalla lavorazione del latte proveniente dalle aziende dei soci produttori.
Oggi qui arrivano una media di 560 mila litri di latte di alta qualità, praticamente quasi tutto il latte prodotto in Sardegna, e i soci della Cooperativa Arborea sono diventati 228, la maggior parte sono aziende a conduzione famigliare, con un totale di circa 50000 mucche principalmente di razza Frisona e Brown Swiss (quelle bianche e nere per capirci).
Arborea negli anni è riuscita a vincere una grande sfida: quella di svilupparsi riuscendo a mantenere intatta quella parte artigianale che contraddistingue la genuinità e la qualità dei suoi prodotti: qui si lavorano in parte ancora i formaggi a mano.
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[tg_gallery_slider gallery_id=”14468″]Ma il mio viaggio del latte non si è fermato qui, perché per fare un buon prodotto serve un ottimo latte fatto da mucche che godono di ottima salute e mangiano in modo sano e naturale, potrà sembrare il segreto di pulcinella, ma il segreto della Cooperativa Arborea sta proprio qui: nelle mucche felici.
Lo spazio a disposizione, i ventilatori per rinfrescare l’aria, le docce per lavarsi e le spazzole per farsi i grattini sono solo alcune delle coccole a disposizione.
Mangiano mais, triticale, loietto, ed erba medica che vengono coltivati direttamente nelle aziende e razionate giornalmente assecondando le preferenze e i bisogni di ogni singola mucca. Alcune Aziende hanno addirittura dei robot di mungitura che permette alla mucca una più naturale e fisiologica mungitura. Insomma ogni mucca sceglie liberamente quando farsi mungere dal robot, c’è chi preferisce il mattino, chi la sera e chi addirittura la notte, tutto quello che succede viene controllato in tempo reale dall’allevatore anche dal cellulare.
Ecco il mio viaggio del latte finisce qui dove il mio latte era partito, e mentre tento di mungere una mucca felice, che vi assicuro non è una cosa semplice, e bevo il meraviglioso latte al 100% sardo appena munto penso che questa esperienza, più di altre, mi resterà a lungo nel cuore.
In questo angolo di Sardegna dove il profumo di salsedine si mescola a quello del fieno l’isola felice delle mucche di Arborea esiste davvero ed è un’isola meravigliosa fatta di persone vere che amano il loro lavoro e lo fanno al meglio.
Arrivederci Arborea
per tante altre informazioni www.lattearborea.com
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