La pizza emblema della cucina italiana e della dieta mediterranea diventata protagonista nel panorama gastronomico nazionale ed internazionale, con la sua incredibile duttilità si trasforma in un palcoscenico inaspettato per ingredienti tutt’altro che scontati. Ed è proprio attraverso la pizza che Da Zero mette in luce il proprio territorio di origine: il Cilento.
Proprio dall’amore e dal rispetto per la propria terra di origine e dalla passione per la pizza ha spinto tre amici: Paolo de Simone, Carmine Mainenti e Giuseppe Boccia a mettersi in gioco partendo proprio “da zero” creando un mezzo, la pizza, per far conoscere un territorio attraverso i suoi sapori senza perdere mai di vista il connubio tra buono e sano.
Raccontiamo la nostra filosofia di pizza, presentando tutti i produttori che in questi anni ci hanno affiancato e ci hanno permesso di portare in tavola sapori unici
È così che Da Zero – pizza e territorio, questo è il nome per intero, ha selezionato con cura ogni singolo prodotto utilizzato, andando a conoscere di persona i piccoli produttori creando un rapporto diretto che li rende protagonisti.
Infatti tra presidi SLOW FOOD, DOP e IGP, il Cilento possiede un ricco patrimonio di prodotti di grande qualità ancora legati all’artigianalità, piccoli produttori, essenzialmente di nicchia o quasi, che data l’esigua quantità della produzione non varcano i confini cilentani.
Una grande passione quella dei tre fondatori che da Vallo della Lucania, dove è stata aperta la prima pizzeria Da Zero – pizza e territorio, passando per Agropoli, ha varcato i confini regionali per arrivare a Milano.
Un angolo di Cilento all’ombra della Madonnina a due passi da Corso Magenta e da Piazzale Cadorna, al 9 di Via Bernardino Luini c’è la sede milanese di Da Zero – cucina e territorio, non l’ennesima pizzeria ma un luogo dove conoscere ed assaporare i sapori autentici del sud.
Da Zero la pizza, cibo di strada e alimento principe della Dieta Mediterranea, è il mezzo per fare un viaggio in quel Cilento autentico, quello scrigno di tesori poco conosciuti legati alla varietà dell’ambiente naturale: dalle Dolomiti del Mezzogiorno, con sei vette che superano i 1.700 metri punteggiate da paesi antichissimi arroccati come presepi, sino alla costa che alterna spiagge di sabbia finissima, scogliere, promontori e grotte scavate nella roccia.
Il Parco Nazionale del Cilento dal è stato inserito dal 1997 nella rete delle Riserve della biosfera del Mab-UNESCO, Mab sta per “Man and biosphere”, su tutto il pianeta si contano solo circa 350 di queste particolari aree protette, che servono per tutelare le biodiversità e promuovere lo sviluppo compatibile con la natura e la cultura. Il Cilento è inoltre la culla della Dieta Mediterranea riconosciuta dal 2010 come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Ed ecco allora il Cacioricotta di capra cilentana, dell’agriturismo I Moresani di Casal Velino e dell’azienda agricola L’Arenaro di Acquavella, la Soppressata di Gioi del Piccolo Salumificio Artigianale G.ioi di Gioi Cilento, le Alici di Menaica di Donatella Marino di Pisciotta, Olive Ammaccate Salella dell’Agriturismo Al Sentiero di Galdo di Pollica e dell’Agriturismo Salella di Salento, la Cipolla di Vatolla, il Carciofo bianco di Pertosa, il Pomodorino del Piennolo, il datterino giallo di Finagricola, la Papaccella Napoletana, il tonno di Palinuro, il Sale Integrale di Trapani e la mozzarella nella mortella, così viene chiamato in Cilento il mirto, del caseificio Starze e tanto altro ancora a seconda delle stagioni.
Grande attenzione anche per gli impasti per la pizza preparati utilizzando un blend composto da farine del Mulino Caputo (blu e rossa) e farina prodotta con grano coltivato in Cilento più esattamente in località Prevetelupo a Vallo della Lucania e conferito a mulini locali per la macinatura. L’alta percentuale di idratazione e un tempo minimo di lievitazione di 36/40 ore rendono la pizza leggera e digeribile.
Nel menu, accanto alle pizze tradizionali, si trovano quelle del Territorio e le speciali, nate dalla sperimentazione che non abbandona mai i tre soci, ma sempre nel rispetto del: buono, sano e di stagione.
A completare l’offerta i classici fritti come il crocchè cilentano di patate di Avezzano soppressata, caciocavallo e provola, la frittatina di bucatini e la leggerissima pizza fritta in versione cilentana con sugo di pomodoro artigianale, cacioricotta di capra del Cilento e basilico davvero degna di nota.
L’offerta è arricchita da birre artigianali e i vini delle cantine più rappresentative del Cilento.
Per saperne di più, DaZero ha pubblicato un interessantissimo “libro degli ingredienti” in cui si racconta la storia di tutti i prodotti che vengono utilizzati e riporta la storia dei produttori. Il libro è consultabile insieme al menù; un’altra piccola chicca di questa “non pizzeria” fuori dal comune.
Da Zero – pizza e territoio
Milano: via Berardino Luini 9
Oppure:
Vallo della Lucania: via A. Rubino 1/13
Agropoli: località Mattine, presso Cittadella del Gran Sole