“Il buon giorno si vede dal mattino” rileggendo questo proverbio ci possiamo rendere conto di quanta saggezza sia insita nel consiglio che ci viene dato. È ovvio che ci si riferisce al contesto sociale e culturale che contraddistingue il nostro dover affrontare una nuova giornata, ma vorrei sottolineare quanto esso si adatti anche alle buone abitudini alimentari che ciascuno di noi dovrebbe avere.
Aver un buon apporto energetico al mattino ci permette di affrontare più serenamente i carichi che la giornata ci riserva.
Fisiologicamente il nostro organismo riesce a sostenere il digiuno notturno ma servono zuccheri e carboidrati per affrontare la giornata se poi oltre ad essere salutare e’ anche goloso…
Ingredienti
250 gr farina con frumento farro enkir macinata a pietra (pandisempre mulino Marino)
75 gr lievito madre rinfrescato
30 gr miele (millefiori o acacia)
40 gr zucchero di canna
125 gr birra artigianale AMARCORD (gradisca)
1 uovo medio
35 gr di burro
4 gr di sale
1 baccello di vaniglia
30 gr farina di mandorle
zucchero al velo
zucchero in granella
Procedimento
Sciogliere lo zucchero, il miele e i semi della stecca di vaniglia nella birra.
Nella planetaria sciogliere il lievito madre con la birra ed unire poco alla volta la farina per ossigenarla meglio, poi unire il tuorlo.
Continuare ad impastare sino ad ottenere una massa omogenea, unire il sale, e il burro a cubetti a temperatura ambiente poco alla volta: far incorporare all’impasto un cubetto prima di aggiungere il successivo pezzetto. Al termine l’impasto deve risultare liscio e ben incordato.
Trasferire sulla spianatoia e formare una palla pirlando l’impasto.
Coprire con una ciotola (a campana) e lasciar riposare l’impasto per 45/50′ minuti.
Trascorso il riposo suddividere in 8 parti di uguale peso e formare le piccole pagnottine.
Trasferire su una teglia da forno e coprire con pellicola per alimenti senza schiacciare l’impasto.
Porre a lievitare nel forno spento per circa 6/8h ore o una notte (a dipendenza delle temperature) e comunque fino al raddoppio.
Riscaldare il forno a 180C gradi (statico) nel frattempo miscelare l’albume rimasto con la farina di mandorle e lo zucchero al velo e distribuire la glassa sulle veneziane e cospargere con granella di zucchero.
Cuocere per 15/18′ minuti fino ad avere un colore dorato.
Sfornare e trasferire su una gratella e dopo 10′ min. coprire con uno strofinaccio pulito (questa operazione permette di mantenere parte dell’umidità che renderà le veneziane morbide)
Una volta raffreddate conservare un sacchetti per alimenti.
Le veneziane possono essere congelate.
Per lo scongelamento bastano circa 10/12″ secondi nel microonde (750w) o un’ora a temperatura ambiente.
Per questa preparazione ho utilizzato
Un paio di giovani amici appassionati del mondo della birra e della propria terra.
Rimini: una grande città raccontata da un grande regista.
Amarcord: il film del grande Federico Fellini vincitore del premio Oscar nel 1975 che per noi è storia di buoni antichi sapori, marchio e filosofia produttiva.
Da questi semplici ingredienti nascono, negli anni Novanta, le Birre Amarcord.
Acqua pura del cuore degli Appennini Centrali, alle pendici del Monte Nerone nel paese di Apecchio e luppoli pregiati, tradizione, artigianalità e tecnologia hanno fatto di Amarcord la Birra Artigianale più famosa e venduta in Italia.
E bevuta anche da Massimo Bottura
per l’utilizzo di lievito di birra non esitate a contattarmi