Sarà l’azzurro del cielo che si mescola con il mare, il verde del giardino delle delizie o il bianco delle mura della splendida Villa Guerra, tornata a splendere dopo un restauro conservativo su progetto dell’architetto Giuseppe Accardo, è davvero impossibile restare indifferenti allo splendore di questo luogo.
Josè Restaurant è il sogno di Josè Guidone che, con la famiglia Confuorto, torna a far splenderea Torre del Greco l’atmosfera dei tempi in cui questo tratto di costa veniva definito “miglio d’oro” per le splendide ville Vesuviane con i loro giardini lussureggianti a metà collina tra il Vesuvio e il mare.
Tenuta Villa Guerra circondata da due ettari di parco di macchia mediterranea: i pini marittimi secolari, gli ulivi, la splendida limonaia e l’orto. Tutto concorre a far vivere attimi di intenso piacere, alla riscoperta dei profumi e dei sapori di un tempo, dove il legame con la terra e con le proprie radici è fortemente sentito.
La famiglia Confuorto ha deciso di affidare la conduzione della cucina del Josè Restaurant al giovane chef stellato Domenico Iavarone.
Domenico Iavarone giovane di talento perfettamente integrato con la realtà partenopea e amante dei sapori della tradizione, realizzati tecniche contemporanee.
Domenico Iavarone, classe 1982, cresciuto in una famiglia di macellai ma ben deciso, sin dall’adolescenza, nel muoversi nel complesso mondo della ristorazione, lasciando l’attività di famiglia. Il suo percorso lavorativo ha preso il via con la frequentazione dell’Istituto Alberghiero Ippolito Cavalcanti di Napoli ed è poi proseguito nei suoi primi passi con le esperienze in una serie di ristoranti a Napoli e qualche puntata all’estero per la stagione estiva.
Il primo vero approccio con la cucina che conta risale però all’anno 2000, quando Iavarone finisce sotto l’ala protettrice di Oliver Glowig, a Capri, dove rimane per ben quattro anni. Prima di riprendere il traghetto verso la terra ferma e spostarsi a Vico Equense da uno dei pesi massimi della cucina mediterranea, Gennarino Esposito. Anche qui Iavarone si ferma per quattro stagioni prima di ritornare da Glowig con il ruolo di sous-chef, fino al 2010, quando inizia il girovagare tra Toscana e Roma proprio al seguito del cuoco teutonico. L’esigenza però è quella di rientrare verso casa, così Domenico Iavarone prende la via della sua regione di origine e torna in Campania. Prima con un passaggio al Mammà di Capri, il secondo ristorante di Gennarino, e poi al Maxi di Vico Equense che nella prima stagione vede la supervisione in veste di Chef consulting proprio di Oliver Glowig e poi come responsabile unico della cucina del Ristorante Maxi dove, nel 2009 viene insignito di una stella Michelin.
Ed ora la nuova avventura al Josè Restaurant – Tenuta Villa Guerra e l’ingresso nell’associazione Chic – Charming Italian Chef, da sempre rinomata per l’attenta selezione dei propri associati in buona parte stellati.
La cucina di Iavarone pesca a piene mani, oltre che nel mare, nella ricchezza del mercato locale. Le parole che vengono inevitabilmente sulla punta della lingua sono sempre quelle: Mediterraneo, stagionalità, e un buon senso legato ai sapori e ai piatti della tradizione. Creatività, Tecnica e Qualità sono i pilastri della cucina di Iavarone; tradizione e rispetto per le materie prime, frutto di una minuziosa ricerca sul territorio, creano un perfetto equilibrio nel piatto, lasciando ogni singolo sapore riconducibile alla materia prima utilizzata.
Impegno che si rispecchia perfettamente nelle proposte à la carte del nuovo Josè Restaurant di Tenuta Villa Guerra, e nei due menù degustazione di 5 e 7 portate con una nota di merito per l’attenzione particolare per i clienti vegetariani e i piccoli ospiti con piatti pensati ad hoc.
Ad affiancarlo in sala il siciliano Enrico Moschella, che ha collezionato importanti esperienze professionali estere, tra cui la Locanda Locatelli e il Dorchester Park Lane di Londra, e il ristorante stellato Capri di Zermatt in Svizzera; in Italia lavora prima presso il Ristorante l’Olivo 2* Michelin del Capripalace di Anacapri e dal giovane e competente Sommelier Diego Laguzzi, milanese di origine, precedentemente Head sommelier presso il Ristorante Monzu – Punta Tragara di Capri, che si occuperà della importante cantina che conta diverse etichette del territorio con predilezione per le produzioni biologiche.
Un team giovane e pieno di entusiasmo, che farà brillare Torre del Greco tra sapori e tipicità di Josè Restaurant – Tenuta Villa Guerra, così come brillano gli occhi e il sorriso della Signora Josè per questa nuova realtà a lei dedicata.
Tra i piatti proposti
L’uovo in purgatorio co gamberi rossi (Uovo cotto poche cotto a bassa temperatura con pomodoro del piennolo, brodo di zuppa di pesce, gamberi rossi di Mazara e sfoglie di pane cafone.)
Il risotto con cipolla bruciata, Alici, jogurt e mandorle (Riso Carnaroli del vercellese, cotto e mantecato perfettamente, con alici appena scottate polvere di cipolla, granella di mandorle, verde di cipollotto crudo e jogurt di una piccola Azienda locale.)
I tortelli di pollo speziato con carciofi e Cynar (Pasta fresca ripiena di pollo stufato su salsa e riduzione del noto amaro e carciofi croccanti
La triglia in patate fritte con lattuga romana e ravanelli (Triglia di scoglio, al giusto punto di cottura, avvolta in sottili chips di patate con lattuga, ravanelli e salsa allo zafferano.)
Il duo di cioccolato fondente e lamponi (Mousse di due diverse tipologie di cioccolato con sorbetto di lamponi)
Josè Restaurant – Tenuta Villa Guerra
Via Nazionale 414 – Torre del Greco (Napoli)