O’ tarallo profuma: è chiatto e tunno,
nasce a Napule, e va pe tutt’o munno.
Che tene? Pepe, ‘nzogna e past’e pane.
‘O panettiere ‘a forma ‘a fa ch’e mane:
ncoppa ce mette ‘a mandorla, ch’è doce
e nforna tutte cose: s’adda coce.
Po’ sta ‘o tarallo ‘e Puglia: il tarallino,
fatto con l’olio. E’ assai più piccolino,
ha pochi grassi (lui di strutto è privo):
si sposa bene con l’aperitivo.
Tarallino e tarallo so’ speciale:
tra loro songo amice, e non rivale.
Si (arrassusia!) succede nu’ casino,
fernesce sempe a tarallucci e vino!
E cosa dire di più
Ingredienti
500 gr di farina di farro bianco (farro bianco bio macinato a pietra del Mulino Marino)
180 gr vino bianco secco
15 gr circa di sale fino
120gr olio EVO
2 cucchiai semi di anice
Pepe nero macinato al momento
Procedimento
Versate la farina in un recipiente, aggiungete il vino, l’olio e il sale e i semini di anice e il pepe a piacere.
Impastate fino ad ottenere un pasta elastica e omogenea.
Lasciatela riposare coperta da un tovagliolo.
Intanto portate ad ebollizione dell’acqua leggermente salata in una pentola capiente.
Accendete il forno e portatelo a 200° C.
A questo punto cominciate a formare dalla pasta dei bastoncini della grossezza di un dito mignolo e della lunghezza di circa 6/8 cm, e richiudeteli su se stessi formando una piccola ciambella, sovrapponendo le due estremità e schiacciandoli col dito in modo da sigillarli.
Prendetene una decina per volta e immergeteli nell’acqua bollente e ritirateli con una schiumarola appena vengono a galla.
Sistemateli su un canovaccio ad asciugare per qualche minuto.
Disponeteli sulla placca del forno e
adagiatevi itaralli, infornate nella parte centrale del forno VENTILATO per 15 minuti circa o fino a quando non saranno dorati uniformemente.
A cottura ultimata lasciate nel forno con lo sportello aperto sino al raffreddamento (in questo modo perderanno l’umidità e si conserveranno croccanti).
Se non gradite i semini di anice potete usare altri aromi come sesamo peperoncino, origano o addirittura scaglie di cipolla disidratata. A voi la scelta!