Qualche giorno fa’ ho avuto il privilegio di presenziare all’evento promosso dall’azienda Serre sul Mare #serresulmare #pestodipra per la promozione del territorio di Pra, sulle alture di Genova, dove, grazie ad un microclima particolarmente favorevole, cresce da sempre il particolare basilico genovese DOP a foglia piccola dal colore verde chiaro e profumo intenso, l’unico che rientra nel disciplinare della ricetta tradizionale del pesto conosciuto in tutto il mondo.
La ricetta tradizionale del Consorzio del Pesto Genovese prevede, oltre al basilico genovese DOP coltivato a Pra, Olio extra vergine d’oliva italiano, Grana Padano DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Pecorino DOP, pinoli nazionali, aglio nazionale e sale marino.
La lavorazione artigianale particolarmente accurata, dove è determinante l’apporto umano fatto di passione, esperienza e manualità.
Con ancora davanti agli occhi il verde del basilico di genovese DOP e l’azzurro del cielo di Genova ho riassaporato il vero pesto di Pra prodotto dall’azienda agricola Serre sul mare – Il Pesto di Pra a modo mio
Ingredienti
6/8 gamberi freschissimi
Insalata Lattughino
2 carote bio
6 funghi champignon (prataioli)
olio extravergine ligure
1 conf. pesto genovese tradizionale IL PESTO DI PRA
Pane casereccio
Procedimento
Privare i gamberi della testa, lasciare 4 code intere e privare del carapace le altre privando tutte del budello intestinale aiutandosi eventualmente con uno stuzzicadenti. Conservare le teste e gli scarti per altre preparazioni (bisque o fumetto).
Mondare l’insalata e le carote lasciando una parte del ciuffo verde, e affettare verticalmente con l’aiuto di una mandolina. Pulire e affettare i funghi.
Tagliare il pane a fette spesse 1,5cm. E tostare leggermente
Ridurre le code di gambero a tocchetti (tartare) salare leggermente e condire con un filo d’olio extravergine.
Comporre i crostoni disponendo la tartare e guarnendo a piacere con le verdure, prima di servire aggiungere il pesto genovese tradizionale IL PESTO DI PRA
Per questa preparazione e’ stato utilizzato pesto genovese tradizionale IL PESTO DI PRA
L’azienda Il Pesto di Pra’ produce: pesto genovese tradizionale, pesto senz’aglio, salsa di noci e pesto rosso.
La storia de Il Pesto di Pra’ ha però radici ben lontane: la coltivazione del basilico a Pra’ ha contraddistinto il lavoro di questa famiglia, di antico ceppo genovese, per diverse generazioni.
Nel 2003 nasce l’attività di trasformazione del basilico in pesto genovese artigianale: la produzione si sviluppa quindi su due settori, uno prettamente agricolo, con l’azienda Serre sul mare per la coltivazione del basilico a Pra’, l’altro di tipo artigianale con l’azienda Il Pesto di Pra.
Il basilico: cresce sulle terrazze esposte al sole che digradano dalla collina verso il Mar Ligure, in strutture moderne dotate di tecnologie innovative con particolare attenzione all’ambiente e al risparmio energetico, i pannelli fotovoltaici ed il particolare sistema di riscaldamento a pavimento delle serre con caldaie a gas a condensazione ne garantiscono la riduzione delle emissioni di CO2 come pure sono stati abbattuti i costi relativi al mantenimento ottimale delle serre. Il controllo delle eventuali fitopatologie viene effettuato con metodi naturali garantendo un prodotto biologico.
Qui in seguito alcuni momenti del piacevole evento che ha visto la collaborazione della Chef Tina Cosenza del Ristorante da Teresa di Genova Pegliartefice del “piatto Cambusa 54″pensato in onore al 54º Salone Nautico che ha visto protagonisti i prodotti de IL PESTO DI PRA e degli altri piatti del buffet tra cui la rivisitazione del capponmagro all’agro di rabarbaro e un delizioso vasetto con cremoso al cioccolato bianco e basilico.
Una particolare kermesse ha animato il pomeriggio con la preparazione del pesto tradizionale al mortaio che ha visto protagonisti tre milanesi: lo chef Matteo Scibiliadel Ristorante Osteria della buona condotta, la blogger Sig.ra Doriana Tucci e il giornalista di Slow Food Giancarlo Marabotti.
Un ringraziamento particolare ai titolari dell’azienda alla gentilissima Tina Cosenza e alla simpatica Lidia.